Prasseologia: l'azione umana è determinante

27.12.2020

L'agire umano e l'individualismo metodologico

La prasseologia è il termine utilizzato da Ludwig Von Mises per indicare lo studio dell'agire umano e della sua logica che spiegano il valore e lo scambio.

Ovviamente, dato che parliamo di individui e di azione degli individui, questo metodo è universale; non spiega solo gli aspetti economici, ma può essere utilizzato per comprendere altri aspetti della società.

L'individuo si trova di fronte a vincoli di varia natura e per ottimizzare le risorse e la propria soddisfazione agisce per realizzare i propri fini.

L'individuo deve scegliere selezionando i fini e i mezzi per raggiungerli.

Questa è la grande differenza tra individualismo metodologico e collettivismo metodologico che ritiene, invece, che le scelte siano fatte da entità astratte, ma solo l'individuo pensa, ragiona, agisce, sceglie e decide: è l'individuo che dà senso alla realtà sociale, alle sue dinamiche e solo se si fa riferimento all'azione dei singoli individui si possono comprendere comportamenti e le naturali conseguenze che ne derivano.

Non si ha però nessuna garanzia sui risultati dell'azione, per questo ogni azione è sempre speculazione, si scruta nel futuro per migliorare il presente. Agire nel tempo per fini individuali in competizione con altri individui, significa disporre di risorse limitate, ogni azione è quindi economica; ed anche se il mondo diventasse un luogo senza limiti di risorse, dovremmo comunque economizzare tempo.

Nella cultura neoclassica pur conoscendo questi fattori si ritiene che non giocano alcun ruolo nell'economia teorica, per il semplice motico che non si possono tradurre in formule matematiche.

Non potendo descrivere in numeri l'azione umana presuppongono che tutti gli individui siano onniscienti e tutti gli individui devono solo risolvere problemi di ottimizzazione. La stessa, famosissima, teoria dei giochi, seppure più complessa e quindi più realistica, si basa su un meccanismo anzichè sulla creatività e l'intelligenza.

La scelta Austriaca, naturalmente, è più realistica ma più problematica: i processi mentali non possono essere trasformati in sistemi di equazioni, perché ciò che l'individuo conosce, pensa, crede e vuole, e come prende decisioni, non è in genere noto. Di conseguenza, non è possibile creare una teoria generale dell'azione umana in grado di predire le azioni individuali: ma l'azione segue una logica, quindi è possibile comprendere qualcosa sull'azione umana senza riferimento alle azioni particolari di un individuo.

E questo da teorie e da linee di pensiero che vorrebbero sempre certezze è inaccettabile, ma non per questo significa che sia sbagliato.

Ed è proprio il fattore individuale che rende imperfette le teorie macroeconomiche classiche e che spesso risultano così distanti dalla realtà: il merctao finanziario, risultando il più emotivo tra i mercati, ne è l'esempio più lampante.