Superlega: un'altra battaglia per la libertà che si vorrebbe negare

19.03.2024

La superlega che piaccia o no è, comunque, un atto di libertà

SUPERLEGA: UNA BATTAGLIA PER LA
LIBERTà
La storica sentenza della corte di giustizia dell' Unione Europea del Dicembre scorso, ha dato il via libera alla formazione della superlega. Per chi non fosse avvezzo al mondo del calcio, questo è un risultato storico, poiché spezza la dittatura delle due istituzioni, Uefa e Fifa, che da sempre detengono il monopolio sullo sport più amato del mondo. Sulla scia di quello che in passato
è stato fatto dall'Eurolega nel basket, la superlega punta a diventare la principale competizione per squadre del calcio europeo. La champions league, attualmente la più prestigiosa competizione europea gestita dalla Uefa, ha perso sempre più di interesse nel corso degli anni, risultando un prodotto scarno e privo di interesse. Per questo motivo le ragioni per sostenere la nascita della superlega sono numerose: prima fra tutte c'è il risvolto economico; A22, la società organizzatrice, ha dichiarato che l'evento sarà composto da un numero di squadre fisse, attraverso licenze pluriennali. A questi club verranno garantiti degli introiti fissi, ovvero una cifra che dovrebbe essere intorno ai sessanta milioni di euro per ciascuno. Questa operazione permetterà alla varie società calcistiche di avere più autonomia nelle decisione interne e nella programmazione del futuro. In secondo luogo bisogna considerare il nuovo formato della nuova competizione; ci saranno molte più partite tra club di prima fascia, praticamente ogni settimana. Per far comprendere la credibilità di questo progetto, molte realtà finanziarie si sono dimostrate desiderose di finanziare la nuova superlega, tra cui la più importante è senza dubbio la multinazionale statunitense JP Morgan. Grazie a queste sponsorizzazioni, la stessa
A22 ha affermato che le partite saranno visibli su una piattaforma digitale completamente gratuita: una vera e propria rivoluzione nel mondo del calcio. Questa sentenza lascia come eredità, che la concorrenza è sempre un fenomeno positivo, poiché porta innovazione e nuove idee, e nello stesso momento diminuisce anche i costi per i consumatori, ampliando in questamaniera il numero di persone che possono accedere al prodotto.

Maurizio Mombelli